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Referendum abrogativi di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025

Si vota nelle giornate di domenica 8 giugno dalle ore 7:00 alle ore 23:00 e di lunedì 9 giugno dalle ore 7:00 alle ore 15:00 su n. 5 quesiti: 4 in materia di lavoro e 1 in materia di  cittadinanza.
Data:
Venerdì, 04 Aprile 2025

Descrizione

La diciannovesima tornata referendaria abrogativa nella storia della Repubblica Italiana avrà luogo per abrogare o mantenere in vigore i testi di legge relativi a:



1 - Quesito sulla cittadinanza

Titolo
: Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana
Descrizione:
 Il referendum sulla cittadinanza si propone di ridurre il periodo di residenza legale in Italia necessario per ottenere la cittadinanza da 10 a 5 anni. Attualmente, la legge prevede per il cittadino straniero extracomunitario un periodo di residenza di 10 anni; il referendum vorrebbe riportare il limite a 5 anni, come previsto dalla normativa precedente al 1992, allineandosi così alle leggi di altri Paesi dell’Unione Europea, come Francia e Germania. Una volta ottenuta la cittadinanza italiana, questa verrebbe automaticamente trasmessa ai figli minori del cittadino.  Questa proposta mira a cambiare il modo in cui si concepisce la cittadinanza, spostando il focus dal solo criterio della discendenza (ius sanguinis) all’integrazione nel tessuto sociale e scolastico italiano. In pratica, l’idea è che chi cresce e si forma in Italia, anche se non è figlio di genitori italiani, dovrebbe poter acquisire la cittadinanza grazie al suo impegno e alla sua partecipazione alla vita del Paese. È bene ricordare che, ai fini della concessione della cittadinanza, oltre alla residenza ininterrotta in Italia resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’idoneità professionale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica.
Testo del quesito: 
Volete voi abrogare l'art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e "successivamente alla adozione"; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza"?

2 - Quesito sulle tutele crescenti

Titolo
: Contratto di lavoro a tutele crescenti – disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione
Descrizione
: Abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamento illegittimo (abrogazione del decreto legislativo n.23/2015). In particolare, si intende cancellare le disposizioni che escludono il reintegro per i lavoratori licenziati in modo illegittimo, nel caso in cui siano stati assunti dopo il marzo 2015 (da quando sono entrate in vigore le norme del governo Renzi, che hanno introdotto il contratto a tutele crescenti).
Testo del quesito
Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?

3 - Quesito sulle piccole imprese

Titolo
: Piccole imprese-Licenziamenti e relativa indennità: abrogazione parziale
Descrizione
: Si chiede la cancellazione del tetto all'indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. Obiettivo è innalzare le tutele per chi lavora in aziende con meno di quindici dipendenti, cancellando il limite massimo di sei mensilità all'indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato.
Testo del quesito
Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?

4 - Quesito "Lavoro stabile"

Titolo
: Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi
Descrizione
: chiede l'eliminazione di alcune norme sull'utilizzo dei contratti a termine, per limitarne l’utilizzo a causali specifiche e temporanee.
Testo del quesito
Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis, limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?

5 - Quesito "Lavoro sicuro"

Titolo
: Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione
Descrizione
: chiede l'esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltante e subappaltante negli infortuni sul lavoro. Si vogliono eliminare le misure che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all'impresa appaltante.
Testo del quesito
Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”

Il quorum

Per la validità del referendum abrogativo è obbligatorio che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto, in caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore.

Chi può votare

Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del Comune e che avranno compiuto il 18° anno di età l'8 giugno 2025.





A cura di

Ulteriori Informazioni

Ultimo aggiornamento

04/04/2025 09:13




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